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Risultato di "Emozioni" su Rai 2

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Il programma di ieri, "Emozioni", nella seconda serata di Rai 2, ha raccolto una media di oltre 656mila spettatori, cioè il 6,56% di Share (è la percentuale dei sintonizzati mediamente sul canale tra tutti coloro che erano davanti alla tv nello stesso orario).

Comunque, sul sito Rai viene data la possibilità di rivedere in differita l'intera puntata per i 7 giorni successivi alla messa in onda.
Ecco il link per vederla: Rai Replay

"Emozioni" su Rai 2

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Si è conclusa la prima puntata della trasmissione "Emozioni", in onda su Rai 2 dalle 23:40.
Il programma, di Simona Ercolani, è il frutto del lavoro della stessa redazione di "Sfide" che, dopo i grandi campioni sportivi, ora passa a raccontare i più grandi artisti musicali.

Questa prima puntata è stata dedicata al Re del Pop, Michael Jackson, ucciso 518 giorni fa.
La tesi del programma è che il Moonwalk rappresenterebbe emblematicamente la vita di Michael: un percorso all'indietro che lo ha visto costretto ad una vita da adulto quand'era ancora bambino, e ad una vita fragile e "infantile" da adulto.

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Così, viene ripercorsa la vita di MJ. Vengono mostrate le immagini dell'epoca dei Jackson 5, dei Jacksons, un rapido accenno al passaggio alla carriera da solista con "Off The Wall" dopo l'esperienza di "The Wiz", per arrivare a "Thriller" e al suo spettacolo in occasione del "Motown 25", in cui esibisce per la prima volta il Moonwalk.
A questo punto, da sottolineare il racconto riguardante l'acquisto dei diritti delle canzoni dei Beatles; acquisto che, come viene detto nel documentario, Michael propose di fare insieme a Paul McCartney, ma Paul si tirò indietro ritenendo eccessiva la cifra di oltre 40 milioni di dollari, così MJ li acquistò da solo.
Si continua con il passaggio alla Bad Era, con il cambiamento di look, l'incidente durante lo spot della Pepsi con cui si ustiona gravemente la testa, il ritorno sul palco con le immagini della prima tappa italiana del Bad Tour, a Roma, l'accanimento della stampa.
A parte l'enfatizzazione estrema delle parole della speaker, come alla ricerca di commuovere ed imbonirsi forzatamente i fans, fin qui il programma scorre abbastanza tranquillamente.
Da questo momento (in particolar modo, almeno), ci sono alcune omissioni, inesattezze o si fa confusione. Nessun accenno alla vitiligine, nessuna spiegazione sulla questione "camera iperbarica", tra i "commentatori" viene tirata fuori una storia che non ha alcun senso (un chirurgo plastico nel backstage del tour)…
(Tristemente, tra i tuttologi commentatori, c'era anche Gianni Morandi che ora passa per grande esperto e ammiratore di MJ, quando invece fino ad un anno fa lo irrideva parlandone ironicamente…)

Si accenna alla nascita di Neverland, in cui MJ ospita migliaia di bambini malati e bisognosi ogni anno. Così si giunge alle prime accuse di pedofilia mossegli contro. Vengono mostrati i filmati della deposizione di MJ nel '93, il suo successivo video-comunicato in cui si difende e chiede di attendere. (Incommentabili le dichiarazioni di David Zard, con le sue teorie e ipotesi…)
Il racconto si conclude sbrigativamente dichiarando che MJ pagò una cifra imprecisata per mettere tutto a tacere, ma non si fa riferimento alle differenti strategie dei due avvocati di MJ, alla stampa che lo infanga ininterrottamente, alle false dichiarazioni del bambino ottenute con delle droghe, alle dichiarazioni registrate del padre accusatore che vuole semplicemente estorcere soldi a MJ e infangarlo, alla confessione dell'ex bambino accusatore che nel 2009 ammise che le accuse mosse nel '93 erano false…
Inoltre, dopo le accuse di pedofilia, viene raccontato che il ritorno alla grande di MJ avvenne con il Dangerous Tour (sold out in poche ore in Italia) e con videoclip in cui è affiancato dalle più grandi star al mondo: Naomi Campbell, Michael Jordan, ecc.: cosa errata, visto che quei videoclip sono dell'album "Dangerous" del 1991, mentre il Dangerous Tour è del '92-'93 e verrà interrotto proprio a causa di quelle accuse.
In realtà, dopo le accuse si dovrà attendere il 1995 per il ritorno con "HIStory", ma per i cui video non ci sono grandi personalità ad affiancarlo (a parte Janet Jackson per "Scream" e Spike Lee alla regia di "They don't care about us", praticamente). Un pò differente la situazione da come viene mostrata nel documentario, quindi.
Viene raccontato in modo sbrigativo il matrimonio con Lisa Marie Presley, presentandolo come un semplice gesto di facciata per far dimenticare le accuse. Versione abbastanza offensiva che non tiene conto delle dichiarazioni della Presley rilasciate in tv da tempi non sospetti in cui confessa il vero amore e l'attrazione che li legava. Nel documentario, invece, la Presley viene trattata come un oggetto, senza opinioni, senza capacità decisionali o emozioni, comprato ed usato da MJ all'occorrenza. Nessuna spiegazione sulla conclusione del loro matrimonio.

La HIStory Era viene superata a pié pari. Nessun accenno all'HIStory Tour, a "Blood On The Dance Floor", al mediometraggio "Ghost", ai record battuti, ai due concerti "Michael Jackson & Friends". E nessun accenno neanche all'incidente avvenuto proprio durante uno di quei concerti, nel 1999, che provocheranno gravi conseguenze e costringeranno MJ ad assumere antidolorifici.
Il documentario arriva direttamente al periodo "Invincible", focalizzandosi sul peggioramento delle condizioni fisiche, ma non spiegandone le cause.
Neanche una parola sul boicottaggio della Sony contro "Invincible", alla delegittimazione orchestrata da MTV e dagli ambienti musicali contro MJ, e si sorvola anche sul singolo benefico "What more can i give" con cui MJ coinvolge 27 star internazionali.

Ci si sofferma su Blanket mostrato dal balcone. Si parla delle nuove accuse di pedofilia dopo 10 anni esatti dalle prime. Non si dice che le accuse provocano il blocco del video di "One more chance", a cui stava lavorando, non si dice che è di nuovo Sneddon a muovere le accuse, non si dicono tante cose del processo.
Il processo, che nel documentario viene erroneamente indicato nel 2006 (mentre invece era nel 2005), si conclude con l'assoluzione. Il montaggio delle immagini del periodo del processo, come anche in altri momenti in questo documentario, non sono montate in ordine cronologico… (vengono mostrate le immagini del primo giorno, quando MJ saluta i fans, spacciandole per festeggiamenti di MJ dopo l'assoluzione… Cosa che non esiste).

Così, dall'assoluzione, i documentaristi riscoprono MJ solo nel 2009, con l'annuncio dei concerti di Londra di "This is it".
L'esilio, i singoli, i premi, l'anniversario di Thriller 25, gli album "non statunitensi" bloccati misteriosamente, non sono stati neanche calcolati.
Sulle prove e gli allenamenti, non se ne parla.
Nessun accenno al processo a Murray ancora in corso
Il documentario ricorda che la morte di MJ avvenne per l'iniezione di Propofol, un potente anestetico da usarsi solo in ambito ospedaliero in caso di operazioni chirurgiche, effettuata da Murray. Nessun accenno ai burattinai, agli interessi di alcuni a non far tornare MJ, ai dubbi espressi da molti sull'accaduto…
Anzi, la speaker si mette a parlare delle teorie assurde inventate da "burloni".
Viene fatta un pò di pubblicità all'album "Michael", senza accennare ai dubbi sulla voce di MJ inserita nei brani, ai ritocchi effettuati da altri sulle canzoni, ecc.

Infine, il programma si conclude con l'inedito video di "One more chance", sottotitolato in italiano, che dopo 7 anni finalmente è stato diffuso. Troppo tardi, diciamo, ma molto presto dopo la morte di MJ…
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Ad ogni modo, nonostante non sia un documentario molto accurato e/o dettagliato, "Emozioni" ha il pregio di mostrare immagini televisivamente mai viste, di divulgare parole mai diffuse prima (lettura di alcuni passaggi tratti da "Moonwalk", l'autobiografia di MJ) e di aver raccontato alcune verità che finora erano state nascoste in tv (dalla beneficenza, alla "purezza" riconosciutagli da Nicoletta Mantovani, ai malati che vengono ospitati a Neverland…).

PS: Da segnalare che nella pagina del programma, tra gli intervenuti figura anche Daniele Boerci, presidente di Michael Mania, indicato erroneamente come "presidente dell'unico fan-club italiano ufficiale". Sebbene le sue dichiarazioni alla fine siano state tagliate per problemi tecnici (problemi di audio, ufficialmente), c'è da dire che Michael Mania è una semplice comunità, e non è certamente il fanclub ufficiale (né tantomento l'unico…). Basta guardare il sito ufficiale di Michael Jackson per accorgersene.
Anche questo denota la poca accuratezza nella ricerca di informazioni e la "frettolosità" con cui è stata realizzata almeno questa puntata.

Dichiarazioni riguardo le canzoni dell'album "Michael"

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Continuano i dubbi che si sono riaccesi con la pubblicazione della Sony del nuovo album "Michael", attribuito a Michael Jackson.
Ecco uno dei video che trattano anche quest'argomento:

 

Randy Jackson

Ed ecco invece quali sono le dichiarazioni rilasciate da Randy Jackson sul suo Twitter e tradotte da MJJForum.it.
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«Ciao a tutti, vorrei precisare che il mio computer non è stato hackerato, sono proprio io. Vorrei dedicare del tempo a cercare di rispondere al maggior numero possibile di domande, sentitevi liberi di chiedere ciò che volete, non vi è nulla di troppo personale. Voglio che si sappia la verità.

D: Cosa pensi dell'intervista di Oprah?

R: Non ho visto l'intervista, sono sicuro che tutti hanno visto lo show che ha tenuto con i miei genitori. Come ho già detto prima, non è una coincidenza. Suppongo, che nella mente di Oprah mio fratello sia ancora sotto processo, malgrado non sia più quì, che possa riposare in pace. Non sorprendetevi se lo show di Oprah con i miei genitori verrà ritrasmesso durante il processo contro l'AEG. Come ho già detto, non sarebbe una coincidenza.

D: Cosa pensi del nuovo album?

R: Per poter rispondere correttamente alla tua domanda, devo raccontarti la storia dietro al progetto.

Io e mio nipote siamo stati i primi ad asserire che in alcune tracce non si trattava della sua voce. Fatemi fare un passo in dietro affinchè possa dire qualcosa di cui voi ed il pubblico non siete a conoscenza. La famiglia e gli esecutori dell'Estate, Branca e McClain, non sono sulla stessa lunghezza d'onda. Non la vediamo allo stesso modo. Divenni sospettoso dell'album, non appena appresi che dalla morte di mio fratello erano state coinvolte delle guardie armate. Che possa riposare in pace. John McClain puntualizzò che non erano ammessi membri della famiglia presso il suo studio dove si stava completando il progetto. Il mio primo pensiero fu, "Cosa stanno cercando di nascondere?" Teddy Riley fu coinvolto solo per mixare le canzoni ed insistette di cambiare studio. A questo punto mi ha contattato chiedendomi di raggiungerlo per ascoltare la musica di mio fratello, che possa riposare in pace.
Ascoltai la musica ed immediatamente dissi che non si trattava della sua voce. Ora McClain accusa la Sony, quand'invece ha ottenuto le tracce prima ancora che venissero presentate alla Sony. Ma credo che adesso tutti sappiano che non si tratta di lui (Michael). La Sony ha 250mila motivi per convincere il pubblico dell'autenticità della sua voce, se capite cosa intendo dire. In realtà, mi ha disgustato venire a conoscenza dell'accordo Sony. Come l'AEG, hanno stipulato accordi con l'Estate ancor prima che riuscissi a seppellire mio fratello. Che riposi in pace. Invitai McClain al funerale, ironicamente, non si presentò. Nessuno degli esecutori si presentò per porgere le proprie condoglianze. Forse erano troppo indaffarati a siglare accordi.
Mi dispiace, ci sto impiegando troppo tempo, mi commuovo. Okay, dopo che quest'accordo con la Sony fu stipulato, McClain si mise a lavoro cercando di assemblare il primo album. Telefonò ovunque in cerca di musica con sopra la voce di mio fratello. Da quel che ho sentito dire, non gli importava della qualità o di quanto fosse completa la parte cantata. Trovo questa cosa molto interessante. Perchè mai la Sony dovrebbe firmare un accordo per 10 album nel giro di 7 anni e McClain non dovrebbe essere in grado di trovare materiale a sufficienza per un album? Mi piacerebbe sapere cos'hanno fatto ascoltare alla Sony o se alla Sony gliene importava qualcosa. Se non hanno nemmeno abbastanza materiale per un album come sperano di realizzarne 10?
Passando ad un altro argomento, la lettera pubblicata dall'Estate. Sono stato informato da qualcuno che era presente a quel meeting nello studio. Le cose non sono andate come menzionate nella lettera. Dovete capire, la Sony è una casa (discografica) molto potente in questo settore. E per quanto concerne gli autenticatori della voce, questi lavorano dietro pagamento. Ed io non ero lì quando hanno effettuato le loro analisi. Non so cos'hanno sentito, di sicuro non quello che ho sentito io.
Come ho detto, la Sony e gli esecutori hanno 250mila motivi per influenzare il pubblico. In alcune canzoni è lui, in altre no. Ci scommetterei la vita. So che potrei risultare duro, ma per come la so io, è la verità. Ma quel che è ancora peggio dell'essere duri è che mio fratello non è più quì e tutte queste persone sono più interessate a guadagnare dalla sua morte. Non gliene può fregare di meno del perchè e di come è morto, o forse già lo sanno.
Non posso dirvi cosa fare ma posso dirvi ciò che penso mio fratello avrebbe voluto. Domande riguardo ad un complotto, se comprare o meno l'album, tante domande. In chiusura, lasciatemi dire questo riguardo a tutto. Questa storia non è finita, gli eventi sono ancora in corso. Dalla morte di mio fratello, è stato ricavato più di un miliardo di dollari. Vorrei che il suo lascito venisse rispettato come se fosse ancora qui. M'infastidisce che non riescano a siglare gli accordi abbastanza velocemente. Mio fratello era un perfezionista, mentre loro non prestano alcuna attenzione alla qualità.
Siamo una famiglia. Una famiglia famosa, ma pur sempre una famiglia che ha perso uno dei suoi membri. Mi mancherà la sua risata. Mi mancheranno i suoi sciocchi scherzi. Mi mancano finanche le nostre discussioni. Più di ogni altra cosa voglio che sappiate che vi ha amati tutti. Nutriva un grande amore per tutta l'umanità.»
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Akon

Anche Akon si è espresso a riguardo delle canzoni incomplete, dichiarando:
«Io e Michael abbiamo lavorato su un sacco d'idee prima che morisse. In realtà,"Hold My Hand" è stato uno dei singoli ad essere interamente completato; il resto delle canzoni sono incomplete. Sono solo idee, concetti, armonie e cose del genere che il mondo probabilmente non vedrà mai perchè non vorrei pubblicarle incomplete. In fin dei conti so che se non sono state del tutto ultimate, non credo che avrebbe voluto pubblicarle in questo modo. La maggiorparte delle idee alle quali abbiamo lavorato erano internazionali, mondiali. Volevamo che tutti potessero relazionarvisi. Era sempre una sfida, ma riuscimmo a trovare delle idee che riuscivano a soddisfare questa prerogativa. Semplicemente, non siamo mai riusciti a finire le canzoni, ma "Hold My Hand" n'è stato un primo esempio.»

Ci sarebbe da obiettare che nel 2008, con MJ ancora in vita, fu messa in circolazione la versione che effettivamente era stata completata. L'unico problema è che la versione inserita nell'album "Michael" ora nel 2010 differisce da quella del 2008.
Come gli sembra giusto non pubblicare materiale incompleto (ritoccato o no), non gli sembrerebbe giusto anche non ritoccare canzoni che MJ aveva ritenuto completate?

Quincy Jones

Da segnalare, inoltre, l'intervista di Roger Friedman a Quincy Jones, in cui anche il produttore discografico dichiara di avere dei dubbi sulle canzoni presenti sull'album "Michael".
Eccone un resoconto tratto da MJJForum.it.
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All'inizio del fimato Friedman chiede a Quincy un suo parere su "Breaking News" e malgrado il giornalista dica di essere convinto dell'autenticità del pezzo, Jones si dice scettico. Afferma, "Potrebbe essere lui, non lo so…" Conferma di essere stato già contattato per un parere ma dice di non esser ben riuscito ad identificare la voce per via delle troppe tracce vocali presenti sul pezzo.

Poi a proposito dei Jackson, il produttore dichiara: "La famiglia non ha idea di quello che facevamo in studio…"
E quando RF gli dice: "Eppure suo padre (Joe) afferma di essere stato presente ad ogni singola sessione di registrazione…" QJ risponde: "E' un bugiardo! Nessuno della famiglia mi ha mai ringraziato, mai una volta!" RF: "E Michael?" QJ: "Certo! Michael sa come sono andate le cose…"

Jones continua a parlare della produzione degli album che ha realizzato con MJ e rivela che inizialmente la casa discografica non lo voleva come produttore per via del suo stile "troppo jazz". Aggiunge che MJ era un grande cantautore e porta come esempio "Don't Stop 'Til you Get Enough". Prosegue elencando i criteri da lui adottati per produrre un album di successo.

(Riguardo a "Wanna Be Startin' Something") Friedman gli chiede: "Sei stato tu a volergli dare quell'impronta africana?"
Quincy risponde: "No, fu Michael!"
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Documentario su Rai 2

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Mercoledì 24 novembre, nella seconda serata di Rai 2, andrà in onda un documentario sul Re del Pop, intitolato "Michael Jackson Emozioni".
Il programma, che inizierà intorno alle 23:40, ripercorrerà le varie tappe della vita di MJ. Inoltre, a quanto pare, per la prima volta verrà mostrato il famoso video di "One more chance", che fu bloccato nel 2003.

Comunicato del MJ Estate sull'album "Michael"

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Il Michael Jackson Estate ha rilasciato qualche giorno fa un comunicato in risposta ai dubbi espressi riguardo la voce e le canzoni presenti sull'album "Michael".
L'album attribuito a Michael Jackson, infatti, ha già destato molte perplessità, sia perché contiene brani completati e manipolati da altre persone senza il consenso e l'approvazione di MJ, sia perché già dal brano diffuso in anteprima, "Breaking news", sono sorti dubbi sull'autenticità della voce ascoltabile nel pezzo.

Ecco il comunicato dell'Estate:

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"Per l'Estate non vi è nulla più importante della musica di Michael, della sua eredità e dei suoi fans.

Nell'assemblare l'album di Michael, fu deciso di ingaggiare Teddy Riley affinchè lavorasse su diverse canzoni, inclusa "Breaking News", una canzone che Michael registrò con Eddie Cascio e James Porte nel 2007 mentre soggiornava presso la casa dei Cascio con i suoi bambini. Riley ha prodotto e presentato "Breaking News" alla Sony affinchè venisse inclusa nell'album. All'epoca, nessuno menzionò che la voce ascoltata nelle canzoni dei Cascio, le quali erano prevalentemente in formato demo, poteva non essere di Michael. Ad ogni modo, era risaputo che i cori fossero una combinazione di Michael e James Porte.

Dopo aver presentato le tracce alla Sony, tre delle canzoni dei Cascio furono selezionate per l'album e "Breaking News" era una di queste. Il giorno seguente la presentazione e la selezione delle tracce, per la prima volta, l'autenticità della voce di Michael nelle tracce dei Cascio è stata messa in discussione.

Per via di questi dubbi, mi è stato immediatamente chiesto dai co-esecutori John Branca e John McClain di condurre un'indagine riguardo l'autenticità della voce principale delle tracce dei Cascio.

Sei dei produttori e tecnici che hanno lavorato con Michael negli scorsi 30 anni – Bruce Swedien, Matt Forger, Stewart Brawley, Michael Prince, Dr. Freeze and Teddy Riley –sono stati tutti invitati ad una sessione d'ascolto per sentire la parte cantata allo stato grezzo delle tracce dei Cascio in questione. Tutte queste persone hanno ascoltato versioni a cappella del canto delle tracce dei Cascio candidate ad essere incluse nell'album, in modo che potessero dare un'opinione riguardo al fatto che le strofe fossero cantate o meno da Michael. Tutti hanno confermato che la voce era senza dubbio di Michael.

Il direttore musicale e pianista di molti suoi dischi per un periodo di 20 anni, Greg Phillinganes, ha suonato su una traccia dei Cascio che è stata prodotta per l'album ed ha dichiarato che la voce è senza dubbio quella di Michael. Diorian Holley, che è stato il direttore vocale di Michael per i suoi tours per oltre 20 anni (compreso il Tour all'O2 Arena) ed ha visto il film This Is It, ha ascoltato le tracce dei Cascio e mi ha riferito che la voce era quella di Michael Jackson.

Questi sono tutti tecnici, produttori e musicisti che hanno lavorato per tours e/o in studio con Michael quando ha registrato Bad, Thriller, Off The Wall, Dangerous, Invincible, HIStory e Blood On The dance Floor ed hanno tutti riconfermato di credere che la voce nelle tracce dei Cascio sia quella di Michael.

L'Estate ha inoltre assunto uno dei più famosi musicologi forensi della nazione per fargli ascoltare la voce senza alcun accompagnamento strumentale (a cappella) e paragonarla a versioni a cappella di precedenti canzoni di MJ. Quest'esperto ha eseguito un'analisi della forma dell'onda (waveform), un test scientifico oggettivo utilizzato per determinare l'autenticità dell'audio, sia sulle tracce dei Cascio che su tracce precedentemente pubblicate con la voce di Michael ed ha riportato che tutte le parti cantate (incluse quelle contenute nelle tracce dei Cascio) corrispondevano alla voce di Michael.

La Sony Music ha, a sua volta, condotto una propria indagine assumendo un altro rispettabile musicologo forense il quale ha ugualmente paragonato la voce a cappella delle tracce dei Cascio con canzoni di Michael precedentemente pubblicate ed ha concluso che si trattava della voce di Michael in tutte le versioni a cappella. Inoltre, le tracce dei Cascio sono state ascoltate anche da due persone influenti nell'industria musicale che hanno rivestito un ruolo cruciale nella carriera di Michael. Entrambi hanno concluso che la voce principale era quella di Michael.

Per esserne ulteriormente certo, ho anche contattato Jason Malachi, un giovane cantante che alcune persone hanno erroneamente presunto fosse stato assunto come imitatore per cantare le tracce dei Cascio, ed ho avuto modo di confermare che non ha avuto alcun tipo di coinvolgimento nel progetto.

La Sony ha deciso, considerate le schiaccianti ed oggettive prove risultanti dalle approfondite indagini sopracitate, di pubblicare un album comprendente 3 delle tracce Cascio-Porte-in quanto ha creduto, senza riserva alcuna, che la voce presente su tutte quelle tracce fosse di Michael Jackson.

Malgrado sembrano esserci ancora dubbi riguardo all'autenticità della voce in alcuni quarti, senza screditare l'opinione di coloro che hanno lavorato con Michael e dei due indipendenti analisti forensi, in conclusione, saranno i fans di Michael a giudicare queste canzoni, come del resto, hanno sempre fatto. Prendiamo seriamente i commenti di tutti i fans e, come ho già detto prima, per l'Estate non vi è nulla più importante della musica di Michael, la sua eredità ed i suoi fans.

I fans di Michael sono straordinari per la loro ricerca di accuratezza e la loro passione di far sentire la propria voce per scoprire la verità! Ci uniamo a loro nell'avere cura e nel preoccuparci di Michael. Continuiamo a svolgere il lavoro di coloro che hanno collaborato in studio ed in tour con michael, e non appena vi saranno nuove informzaioni terremo voi ed i fans aggiornati."

Howard Weitzman, Esq.
Attorney for the Estate Of Michael Jackson
Santa Monica, CA
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A parte il fatto che nel comunicato (che ad alcuni potrebbe apparire ipocrita e squallido, ma, in fondo, chi mette in dubbio che per loro la cosa più importante al mondo sia l'eredità di MJ?) si parla della voce di MJ sulle registrazioni grezze venute in loro possesso, e non della versione pubblicata sull'album dopo mesi di manipolazioni, anche il nipote di MJ, Taryll Jackson, ha rilasciato una dichiarazione sull'argomento:

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In regards to the statement, I tried calling Howard's cell but couldn't reach him. (I wanted to hear from him directly). After calling his office, somebody confirmed that the statement did come from Howard. As I said before, there are many inaccuracies and omissions in that statement. For one, I was also in that meeting and that was not the outcome. Saying that, I don't want to go into further details and take away from the attention "Hold My Hand" truly deserves. You will hear my story because this is way too important for my Uncle's legacy. The truth will prevail.

Traduzione:

«Riguardo al comunicato, ho provato a chiamare il cellulare di Howard ma non ho potuto contattarlo. (Volevo sentirlo direttamente da lui). Dopo aver chiamato il suo ufficio, qualcuno ha confermato che il comunicato era arrivato da Howard. Come ho detto precedentemente, ci sono così tante inaccuratezze e omissioni in quel comunicato. Per prima cosa, anch'io ero presente a quella riunione e non fu quello il risultato. Dicendo questo, non voglio entrare in maggiori dettagli e portar via l'attenzione che "Hold my hand" merita davvero. Ascolterete la mia versione perché è estremamente importante per l'eredità di mio Zio. La verità prevarrà.»
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Will.I.Am parla dell'album "Michael"

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Will.I.Am, contattato da Entertainment Weekly, si è espresso riguardo al nuovo album attribuito a Michael Jackson: "Michael", definendolo "irrispettoso" del Re del Pop.

Definito da EW come uno dei più grandi fans di MJ, il cantante e produttore Will.I.Am ha dichiarato di non aver ascoltato neanche la canzone diffusa recentemente "Breaking news", e di non essere interessato ad ascoltarla.

E sull'album ha dichiarato: «Chiunque abbia diffuso e sta approfittando di questo, voglio vedere quanto è freddo. Tanto da dire che quello che Michael ha contribuito a creare durante la sua vita non era abbastanza. Lui non era un artista ordinario. Lui era una persona attiva. Per me tutto ciò è irrispettoso. Non c'è nessun onore.»

Continua dicendo che non capisce come la Sony possa distribuire materiale incompleto e frammentario di una persona tanto meticolosa come era MJ.

«Le canzoni di Michael Jackson erano finite quando Michael diceva che erano finite. Forse se io non avessi mai lavorato con lui non avrei avuto questo punto di vista. Lui era molto preciso su come voleva la sua voce, il riverbero che usava.. Era così esigente.»

Durante quest'anno, come ricorda EW, William parlò anche con Access Hollywood delle canzoni che registrò con Michael: "Dreaming", "Still the king" e un tributo a James Brown intitolato "I will miss you".
A tal proposito, ribadisce che quel materiale non verrà mai rilasciato perché MJ non gli diede il permesso finale.
«Lui ha tenuto le sue registrazioni vocali ed io ho tenuto la musica. Avevamo questo accordo.»


Primo singolo dell'album "Michael"

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Sul sito www.michaeljackson.com è stato annunciato che il primo singolo dell'album "Michael" sarà "Hold my hand".
Si tratta del duetto con Akon, registrato nel 2007 e già circolato online nel 2008.
Adesso, dalle 6:00 (ora italiana) di oggi 15 novembre, verrà "svelata" sempre su http://www.michaeljackson.com.
Secondo quanto dichiarato dall'Estate (i gestori del patrimonio di MJ), sebra che fosse desiderio di MJ di rilasciare proprio "Hold my hand" come primo singolo del suo nuovo album, a loro dire…
A quanto pare, la versione circolata nel 2008 era differente da quella che verrà inserita nell'album. Akon vi ha rimesso mano di recente, "completandola"…
Ecco quanto dichiarato da Akon: «Il mondo non era ancora pronto ad ascoltare questo singolo quando uscì su internet due anni fa e questo ci turbò molto. Ora che è stata ultimata è finalmente giunto il momento ed è diventata una canzone incredibilmente emozionante.Sono profondamente orgoglioso d’aver avuto la possibilità di lavorare con Michael, uno dei miei idoli».
L'album, che sarà pubblicato il 10 dicembre e per cui sono già aperte le prenotazioni, conterrebbe canzoni a cui MJ stava lavorando nell'ultimo periodo (dicono dalla Sony), insieme ad altre canzoni meno recenti e "completate" adesso da vari collaboratori.

Ecco la tracklist finale:

1. Hold My Hand (Duet with Akon)
2. Hollywood Tonight
3. Keep Your Head Up
4. (I Like) The Way You Love Me
5. Monster (Featuring 50 Cent)
6. Best Of Joy
7. Breaking News
8. (I Can’t Make It) Another Day (Featuring Lenny Kravitz)
9. Behind The Mask
10. Much Too Soon

Album di inediti "Michael" a dicembre

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Album di inediti "Michael"

La Sony Music il 4 novembre ha pubblicato la notizia con cui si comunica ufficialmente la data di uscita del tanto annunciato album di inediti del Re del Pop.
Invece che a novembre, l'uscita è stata posticipata al 14 dicembre 2010.
L'album, intitolato "Michael" contiene una serie di inediti, tra cui "Breaking news", diffusa in anteprima sul sito www.michaeljackson.com, e che pare sia stata composta nel 2007 nel New Jersey e sia stata "completata" di recente. Il fatto che sia stata ritoccata da altri lascia molto perplessi…
Anche le altre canzoni sono registrazioni vocali di MJ ritoccate e riadattate da altri.
Mark Ronson ha rivelato di aver lavorato sulla traccia di "Lovely Way", dichiarando anche: <<Era senza dubbio lui che cantava. Mi è stata data una traccia vocale sulla quale lavorare, ma non ho mai incontrato Michael di persona. La canzone ricorda un po' "Goodbye Yellow Brick Road" di Elton John e "Imagine" di John Lennon>>
Rodney Jerkins
ha dichiarato di non aver lavorato all'album.
In copertina, un'immagine creata nel 2009 da Kadir Nelson: si tratta di un dipinto composto dalle immagini più famose e caratteristiche di Michael Jackson, da "Thriller" a "Captain EO", in un enorme collage con al centro l'immagine di Michael con la corona. In parte ricorda, almeno vagamente, la copertina di "Dangerous", come conformazione. Più che altro, non essendo un'opera approvata da MJ, fa pensare ad un'accozzaglia di "copia/incolla" buttati nel mucchio per fare scena.

Per quanto riguarda le canzoni presenti nell'album, c'è un'interessante articolo, riassunto su mjjforum.it, dove si parla del lavoro fatto da altri su tracce incomplete a cui MJ avrebbe dovuto lavorare durante il "This Is It Tour" a Londra. Vari fans hanno espresso l'idea che forse sarebbe stato meglio pubblicare le tracce originali, seppure incomplete, realizzate davvero da Michael. Senza ritocchi. E che quindi le canzoni presenti sul cd non possono essere considerate realmente di MJ, anche se la voce fosse davvero sua, come si è cercato di appurare (ma non è sicuro).
Ecco il riassunto dell'articolo:
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Secondo Vogel vi sarebbero almeno 100 canzoni inedite di MJ che non sono state selezionate per gli album da lui precedentemente pubblicati. E' qui che inizia a parlare del singolo "Breaking News" e delle controversie che lo circondano. Conferma che Jackson ha registrato diversi pezzi nel 2007 con i fratelli Cascio ed un certo James Porte, alias Bobby Ewing. Rivela che l'album "Michael" comprenderà 3 canzoni derivanti da quella sessione, ovvero"Breaking News," "Keep Your Head Up" e "Monster" di cui MJ sarebbe co-autore.
Secondo i Cascio ed altri testimoni, Jackson avrebbe più volte espresso il suo entusiasmo per le tracce ed il suo manager Frank Dileo rivela che MJ aveva ordinato di far inviare a Londra le attrezzature necessarie per la registrazione affinchè potesse portare a termine la sua nuova musica durante i concerti londinesi previsti all'O2 Arena.
L'autore attribuisce le stranezze della performance vocale della popstar in BN al mancato esercizio con il vocal coach Seth Riggs, all'assenza di Bruce Swedien e ad una tecnologia di secondo livello presente nello studio in cui il demo è stato registrato. In realtà, il brano sarebbe un demo-guida supportato dall voce di James Porte prodotto, 4 anni più tardi, da Teddy Riley. Quella stessa voce equivoca di MJ avrebbe poi portato gli esecutori testamentari del patrimonio di MJ ad incaricare l'avvocato Howard Weitzman di condurre un'indagine per verificare l'autenticità della parte cantata del pezzo. L'Estate avrebbe, dunque coinvolto nelle indagini ben 4 tecnici principali di MJ, 3 produttori, tra cui T. Riley, ed uno dei musicisti che ha collaborato con il cantante nel corso degli anni ed ha contribuito alla realizzazione delle tracce dei Cascio. Quest'ultimi, dopo aver ascoltato una versione a cappella del brano, avrebbero tutti confermato che a cantare il singolo sarebbe proprio MJ. Sarebbero giunti alla stessa conclusione anche due dei più famosi musicologi al mondo ingaggiati rispettivamente da Weitzman e la Sony Music.
E' stato inoltre verificato che la voce presente sul brano non appartiene al famoso imitatore di MJ, Jason Malachi.
"Breaking News," "Monster," "Hold My Hand" ed il resto delle tracce contenute in "Michael", come del resto tutte le produzioni postume, sono simili al documentario "This Is It", ovvero sono frammenti di una visione incompleta. Non sono i pezzi brillanti e perfetti che i fans di MJ sono abituati ad ascoltare, ma rappresentano pur sempre il Re del Pop.
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Resta comunque qualche dubbio: ma si può considerare questo disco "di Michael Jackson"?
E si possono dare soldi ai responsabili che ci hanno portato a tutto questo?

Oprah Winfrey intervista Katherine Jackson

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Oprah Winfrey ha registrato recentemente un'intervista esclusiva a Katherine Jackson.
Sul principale forum italiano dedicato al Re del Pop è stata pubblicata la traduzione, che riporto di seguito.

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OW: Grazie tante per avermi invitata a casa tua!

KJ: Prego, è un piacere…

OW: Sei bellissima in blu!

OW: Dunque, è questa la famosa Hayvenhurst?

KJ: Credo proprio di sì. Siamo qui da 40 anni…

OW: 40 anni in questa casa?

KJ: Sì

Nel 1949 Katherine, la figlia di un operaio metallurgico, sposò Joe Jackson in un paesino alle porte di Gary, Indiana. Per i 17 anni a venire allevarono 9 bambini in questa casetta di 4 camere con un solo bagno. Soldi ce n’erano pochi, ma tutto questo cambiò quando Marlon, Tito, Jackie, Jermaine e Michael divennero i Jackson Five. Questi principi del pop girarono il mondo e vendettero più di 250 milioni di album. Nel 1971 i Jacksons lasciarono le loro umili origini in Indiana e si trasferirono in questa proprietà ad Encino, in California, conosciuta come Hayvenhurst.

OW: Dunque, siamo sedute nella casa dove, 40 anni fa, hai portato la tua famiglia per creare questa vita del tutto nuova in California. Com’era la vita allora? Com’è stato trasferirsi in questa casa? Immagino che passare da quella casetta di 4 stanze a questo posto, deve esserti sembrato…un palazzo!

KJ: Infatti!

OW: Quali sono i ricordi più profondi che hai di Michael mentre cresceva in questa casa?

KJ: Lui e suo fratello Randy sono cresciuti insieme. Così uscivano ed andavano a

provare, abbiamo anche uno studio qui…Scrissero…(sorride) “Dancing Machine.”

OW: Scrissero “Dancing Machine” qui?

KJ: Sì

OW: Quando siete arrivati in questa casa, eravate già alquanto famosi…Quell’era l’epoca in cui speravo diventassi mia suocera, lo sapevi? Perché ero innamorata di Jackie Jackson, era il mio Jackson preferito…

KJ: Mi fa ridere sta cosa…

OW: Ero solita guardare il cartone animato dei Jacksons ed ogni volta che vedevo i Jackson 5, pensavo, “Sposerò Jackie Jackson! Voglio sposare Jackie Jackson!” Beh, non è successo, ma ad ogni modo… Allora cosa desideravi per i tuoi figli e la tua famiglia?

KJ: Volevo semplicemente che diventassero dei bravi cittadini e dei buoni padri, cosa che in realtà sono, ognuno di loro…

OW: Hai scritto questo libro per lui, come un saluto, come un semplice omaggio, s’intitola “Never Can Say Goodbye”. Perché hai voluto farlo?

KJ: Ho voluto farlo per i suoi fans e per la gente che lo ha frainteso. Ho semplicemente raccontato storie su di lui…

OW: Pensi che (Michael) sia stato incompreso?

KJ: Sì

OW: Quando ho sfogliato questo libro composto di tante foto di famiglia, per molti di noi inedite, questa è l’immagine che mi ha colpito maggiormente, perché è così che io lo ricordo. Invece, tu come lo ricordi principalmente? Quando pensi a tuo figlio…Michael Jackson, è questo il ritratto che vedi nella tua mente?

KJ: Penso a mio figlio tutto il giorno, non mi piace parlare di lui perché non riesco, le emozioni mi soffocano…(si commuove) E’ buffo…Da quand’era un neonato tra le mie braccia, quando ho scelto il suo nome insieme a mia madre, fino a quando è cresciuto…è questo quello che mi ritorna in mente, ogni giorno…sì, è così…

OW: Ti ho fatto questa domanda in quanto, non avendo avuto personalmente dei figli, mi chiedevo se una madre serbasse nel cuore un’immagine specifica del proprio bambino…

KJ: Sì

OW: E si tratta del viso di quel ragazzino?

KJ: Sì e a volte durante il giorno, riesco a sentire la sua risata nella mia mente. Prendeva sempre in giro tutti, rideva sempre, si divertiva con i fratelli mentre provavano oppure si preparavano per partire, cose del genere, faceva sempre scherzi, era un…

OW: Burlone?

KJ: Già…

OW: Ricordo quando lo intervistai nel 1993, quando andammo in diretta internazionale ed ero così nervosa, l’unica cosa sulla quale avemmo delle divergenze fu che lui non voleva che mostrassi sue immagini da teenager…

KJ: Perché era iniziato a cambiare…

OW: Sì, perché era iniziato a cambiare e non si piaceva…

KJ: Da adolescente…

OW: Già, diceva, “Non voglio che le mostrate”, ed io, “Perché? Bisogna far vedere quelle immagini!” e lui, “Perché sono brutto!” Si vedeva brutto…

KJ: Già, mi sentii così male per lui quando attraversò quella fase…

OW: Ha mai condiviso con te questi problemi?

KJ: Sempre

OW: Cosa ti diceva?

KJ: Diceva, “Sono così brutto! Non voglio uscire” Per una madre tutti i suoi figli sono sempre belli…così, un giorno, decise. Si alzò e disse, “Vado a rifarmi il naso! E’ troppo grande!” Un giorno si decise, e se ne andò. E quando cercai di capire dov’era andato, scoprii che si era sottoposto ad una plastica al naso. Pensava che avrei cercato di dissuaderlo, così andò a rifarselo…

OW: Cosa ne pensavi?

KJ: Beh, se era quello che voleva, se ciò lo rendeva felice…Perché era così triste. Pensava di essere così brutto. Così lo fece.

OW: Dev’essere stato difficile per te, come madre…

KJ: Molto, molto difficile…

OW: Quando ha continuato a sottoporsi ad altri interventi, cambiando il suo aspetto, sentivi di potergli dire qualcosa in merito?

KJ: Ha subito tutte quelle operazioni al naso ma non ad altre parti del viso, eccetto che per la sua vitiligine. Diceva di non voler iniziare a sembrare una mucca chiazzata così si fece tutto, non so come fece, ma fece tutto, tranne le parti coperte dagli indumenti, quelle continuavano a cambiare, le gambe ecc.

OW: Erano macchiate?

KJ: Sì, ma riuscì a cambiare questa parte del corpo (indicando il torace) e le braccia. Non ho la più vaga idea di come fece a cambiare, ma lo fece.

OW: Ma per quanto concerne il suo aspetto, il pubblico l’ha visto letteralmente trasformarsi, a noi sembrava che continuasse a sottoporsi ad interventi ma, se non ricordo male, quando lo intervistai mi disse di averne subiti solo 2…

KJ: Ne ha subiti più di 2, era semplicemente imbarazzato…

OW: Si vergognava di dire quanti ne avesse subiti realmente?

KJ: Sì

OW: Ma quando ha continuato a cambiare il suo aspetto, a cambiarsi il naso, rendendolo sempre più piccolo, più piccolo…

KJ: Ad un certo punto era come uno stuzzicadenti…sì, pensavo fosse troppo piccolo…

OW: Sentivi di poter dire qualsiasi cosa ai tuoi figli, in particolar modo a lui, sentivi che se qualcosa non andava, come in questo caso il suo continuo cambiare d’aspetto, sentivi di potergli dire, “Michael, basta!”

KJ: Sì, ma…ho sentito dire che ci sono persone che sviluppano una dipendenza dalla chirurgia plastica e penso che sia ciò che è successo a lui…Perché gli avevo detto, “Basta! Perché continui?” ed ho finanche parlato con un suo chirurgo plastico, gli dissi, “Se viene da te con l’intento di operarsi al naso, digli di averlo fatto, fai la stessa cosa, ma non cambiarlo…Digli, “Ok, ho finito.”

OW: Quindi hai parlato con il suo chirurgo?

KJ: Sì

OW: Ma non ti hanno ascoltato?

KJ: No

OW: Sai, ho parlato con Lisa Marie Presley recentemente…e credo sia stata un’intervista bellissima, perché per la prima volta ho capito che lo ha davvero, davvero amato.

KJ: E’ così…

OW: Cosa pensavi di loro? Le dissi che nessuno di noi sapeva cosa pensare di quel matrimonio…Tu cos’hai pensato quando Michael ti disse di essersi sposato con Lisa Marie Presley?

KJ: Fu una sorpresa per me…mi chiamò dopo averla sposata, mi telefonò e mi disse, “Ora te la passo…”, me la passò e pensai, “Non è lei!” e lui, “Ti dico di sì!” Non sembrava lei, aveva un vocione, non ne ero al corrente, (bisbigliando) sembrava una ragazza di colore…

OW: (ridendo) “Sembrava una ragazza nera”, puoi anche dirlo ad alta voce…

KJ: OK…Dissi, “Quella non è Lisa Marie” e lui, “Sì, è lei, mamma.”

OW: L’avevi mai incontrata prima?

KJ: No, non avevo incontrato Lisa prima, l’avevo vista ma…

OW: Dunque, la sposò senza averla portata prima a casa di sua madre?

KJ: Sì

OW: Una delle cose che (Lisa) ha condiviso con me è che l’amore che Michael provava per te era incondizionato. Non c’era nulla che non avesse fatto per te. Anche tu eri consapevole di questo?

KJ: Sì, e tutti quelli che lo conoscevano mi dicevano la stessa cosa… anch’io lo sentivo ed anch’io lo amavo veramente…

OW: Era proprio un ragazzo che adorava la sua mamma!

KJ: (ridendo) Sì, devo ammetterlo

OW: E’ stato uno shock per te? Il 25 giugno?

KJ: O Dio…(commuovendosi) Sì…Il peggiore giorno della mia vita…

Il 25 Giugno 2009 viene fatta una telefonata al 911 da questa villa di L.A.
“Ho bisogno di un’ambulanza il prima possibile.”
All’interno, Michael Jackson è privo di sensi.
“Abbiamo un signore qui che ha bisogno di aiuto ed ha smesso di respirare. Non respira. E abbiamo bisogno, stiamo cercando di rianimarlo ma non, non…” “OK”
Secondo il rapporto del coroner, il sangue di Michael conteneva una concentrazione letale di Propofol, un potente anestetico generalmente somministrato solo in ambienti ospedalieri. Il Dr. Conrad Murray, forse l’ultima persona ad aver visto Michael vivo, tenta di praticargli un massaggio cardiaco.
O: “Qualcuno l’ha visitato?” C: “Sì, abbiamo un medico personale qui” O: “Ma qualcuno ha visto cos’è successo?” C: “Uh, no. Solo il dottore. Il dottore era l’unico presente.”
Troupe televisive scrutarono la scena.
“MJ. Fonti dichiarano sia stato trasportato urgentemente in ospedale…”

OW: Dove ti trovavi?

KJ: In mattinata ero andata a svolgere il “servizio pionieristico” e Joe mi chiamò…

OW: Servizio pionieristico?

KJ: Sono una Testimone di Geova

OW: Servizio pionieristico significa che vai porta a porta?

KJ: Sì, ma questo è successo prima…

OW: Lo fai ancora!?

KJ: Sì. Quando tornai a casa, ricevetti una telefonata, mi dissero di recarmi in ospedale. Ma nel frattempo, Joseph mi aveva già chiamato dicendomi di aver visto qualcuno lasciare la casa di Michael, in ambulanza, con il corpo tutto coperto…Ho pregato durante tutto il tragitto fino all’ospedale…Puoi immaginare come mi sentivo, il cuore mi è collassato. Così mi chiamarono dicendo: “Vieni all’ospedale, Michael è in ospedale.” Era già morto allora, ma non me lo dissero. Mi recai lì e mio nipote continuava a ripetermi, “Prega, zia K, prega che tutto sia ok!”

OW: In cuor tuo sapevi?

KJ:In un certo senso lo avvertii, ma speravo che non fosse così…

OW: E poi quando ti hanno detto, “Vieni all’ospedale, si tratta di Michael…”

KJ: Mi dissero che stava male, non mi dissero che era morto. Volevano che venissi in ospedale.”

OW: Quando sei arrivata in ospedale, chi te l’ha detto?

KJ: Hanno fatto in modo che me lo dicesse il dottore. Abbiamo atteso a lungo prima che venisse a dirmelo, suppongo che nemmeno lui volesse dirmelo. Ma fu il medico a dovercelo dire, il Dr. Murray.

OW: Te lo disse il Dr. Murray?

KJ: Tergiversava, si dilungava, fino a quando gli chiesi, “Allora, cos’è successo? Come sta? Ce l’ha fatta?” rispose, “No, se n’è andato.” E’ tutto quello che ricordo. Mi dispiace.

OW: No, dispiace a me, dispiace a me. Chi era con te?

KJ: Mio nipote, ecco chi era con me. I bambini erano lì, i suoi bambini, ma erano in un’altra stanza, non sapevo che si trovavano lì, così me li portarono e quello fu il momento peggiore…

OW: I suoi bambini…Prince, Paris e…

KJ: …il piccolo. Piangevano. Temevo che Paris stesse per svenire…Continuava a ripetere, “Papà, non ce la posso fare senza di te!”

KJ: “Voglio andare via con te!” Mi sentivo così male per loro…

OW: Chi lo disse ai bambini?

KJ: Qualcuno glielo aveva già detto perché quando entrarono piangevano.

OW: Quindi, qualcuno glielo aveva detto…

KJ: Sì, qualcuno l’informò.

OW: Così Paris diceva, “Voglio stare con te”?

KJ: “Voglio andare via con te! Non voglio vivere senza di te…”

OW: E’ davvero molto, molto difficile…

KJ: E’ stato così triste…

OW: Poi hai cercato di mettere insieme i pezzi ed hai scoperto, all’epoca, che si trattava di una presunta overdose da farmaci. Ne sei rimasta scioccata?

KJ: Non scoprii questo, scoprii che si trattava di Propofol. Penso si trattasse di un’overdose di Propofol, un farmaco utilizzato durante gli interventi chirurgici per anestetizzarti…

OW: Già, è un anestetico…

KJ: Esattamente

OW: E’ stata quella la prima volta in cui hai sentito che assumeva…

KJ: Sì, la prima volta.

OW: Dunque, Sig.ra Jackson eri consapevole del fatto che assumesse farmaci? Per dormire oppure per sentirsi più equilibrato, affrontare la giornata…N’eri al corrente?

KJ: No, ma ricordi quando si ustionò la testa e dovette assumere quei farmaci? Ci è voluto molto tempo prima che capissi che n’era diventato dipendente.

OW: Quindi divenne farmaco-dipendente in seguito all’ustione della Pepsi, divenne dipendente da antidolorifici…

KJ: Già, esattamente

OW: Ma questo è stato molto tempo prima che scoprissi la sua dipendenza?

KJ: Sì

OW: Ora, quando Janet è stata ospite della mia trasmissione, disse che la famiglia aveva tentato d’intervenire con lui… Tu lo sapevi questo?

KJ: Sì, me lo dissero, furono i bambini a riferirmelo…

OW: …Che avevano cercato d’intervenire…

KJ: …che avevano tentato di prenderlo e portarlo in un centro di disintossicazione o qualcosa del genere, per cercare di purificarlo…

OW: Hai mai parlato con lui della sua “dipendenza”?

KJ: Gliene parlai una volta, quando lo scoprii, ma negò tutto.

OW: Te lo negò?

KJ: Sì. Gli dissi che non volevo apprendere, un giorno, che era morto per overdose perché mi avrebbe spezzato il cuore ed ucciso. Ma continuava a ripetere di non essere dipendente, diceva, “Madre, non mi credi?”, ripeteva, “Mia madre non mi crede.” Si dice che siano “in negazione” quando ti dicono così.

OW: C’era una parte di te che voleva credergli pur essendo consapevole della verità?

KJ: Beh, c’era una parte di me che voleva credergli, ma non gli ho creduto.

OW: Non gli hai creduto?

KJ: No, no.

Nel 2005 MJ affrontò un processo per esser stato accusato di aver molestato un ragazzo 13enne. Dopo 5 mesi Michael fu dichiarato non colpevole per tutti i capi d’accusa.

OW: Quello che credo fu più notevole fu che durante il processo del 2005 tu eri presente in quel tribunale ogni singolo giorno. Com’è stato per te?

KJ: Non fu difficile per me perché era il mio bambino ad essere processato e so che era innocente. La cosa più difficile era l’eventualità che la giuria lo mandasse in prigione, è stato così difficile. Ho pregato affinchè la verità venisse a galla. Pensavo, “Se solo sapessero la verità, potrebbe andarsene da quel tribunale.” Ed è quel che è successo. Ma, non riesco a parlare…Non riesco nemmeno a parlare di quell’orribile periodo perché fu davvero un periodo difficile per lui. Sento che per tutta la vita abbia dovuto passare cose simili e non facevano che mentire su di lui…

OW: Quindi, non hai mai pensato, nemmeno per un istante, che potesse essere colpevole di aver molestato un bambino?

KJ: No, non l’ho mai pensato perché so che non avrebbe mai potuto farlo. Amava i bambini, era sempre con loro e questo è stato l’unico modo in cui queste persone, quelli lì fuori che l’hanno fatto e sono ben consapevoli di chi sono, io non faccio nomi, ma loro sanno chi sono…Quello era l’unico modo per far credere alla gente che avesse fatto qualcosa perché era sempre in compagnia di quei bambini. Michael diceva sempre, “Madre, perché mi accusano per la cosa che amo di più? Mi taglierei le vene piuttosto che ferire un bambino.” Lo diceva sempre.

OW: Come stava in quel periodo? Riguardando i filmati di quell’epoca, ad un certo punto, quando entrava in tribunale, sembrava essere un po’ assente, forse assumeva farmaci, chi lo sa…Ricordi quel giorno in cui arrivò indossando quello che sembrava essere un pigiama?

KJ: Beh, arrivò in pigiama perché si era recato in ospedale in seguito ad una caduta avvenuta prima della pausa del giorno. Cadde, così dovette essere portato d’urgenza in ospedale, cosa che ci avrebbe fatto un po’ ritardare. Il giudice disse, “Se non vieni qui in un determinato tempo, ci terremo tutti i soldi della cauzione,” che se non ricordo male ammontava a 3 milioni di dollari. L’avrebbero tenuta tutta senza restituirgliela. Così l’avvocato chiamò e gli disse, “Vieni subito qui!” E’ per questo che giunse in pigiama così com’era uscito dall’ospedale.

OW: Il processo lo cambiò?

KJ: Sì

OW: Dimmi come…

KJ: Perché era solito fidarsi della gente, il suo problema era che si fidava troppo e dopo quel processo non si fidava più di nessuno.

OW: Davvero?

KJ: Mi diceva sempre, “Madre, non mi fido di nessuno. L’unica persona di cui mi fido sei tu.”

OW: Cos’è che vorresti dire al Dr. Conrad Murray?

KJ: Ci ho pensato, migliaia di volte…Cosa gli direi? Perché non si è preso cura del mio bambino? Perché ha lasciato la stanza e perché gli ha dato quella roba? Se era pericoloso, perché l’hai fatto?

OW: Pensi che abbia ucciso tuo figlio?

KJ: Non posso accusarlo di omicidio, non so se l’abbia fatto accidentalmente o intenzionalmente, non voglio addentrarmi n questo argomento. Ho le mie opinioni ma non voglio dirle.

Ecco gli ultimi aggiornamenti sul Dr. Murray. E’ accusato di omicidio colposo e si è dichiarato non colpevole. Tornerà in tribunale a gennaio. Qualora venisse incriminato, potrebbe scontare fino a 4 anni in galera.

OW: Tutti abbiamo sentito dire il proverbio: “Il tempo guarisce ogni ferita” E’ stato così per te nel caso della perdita di tuo figlio?

KJ: No, per niente, non credo che sarà così. Penso che non guarirò mai. Andrà meglio ma alcuni giorni è come se fosse appena successo.

OW: E’ stato così per te?

KJ: Sì. Ogni volta che parlo di Michael mi commuovo. Fa male, fa davvero male.

OW: Così ora stai crescendo i suoi figli?

KJ: Sì

OW: Quanto spesso vedevi i bambini? Li conoscevi bene?

KJ: Li conoscevo. Non posso dire che li conoscevo molto molto bene, ma li conoscevo abbastanza. Li andavo sempre a trovare, proprio come tutte le nonne…

OW: Cosa pensavi riguardo a come li cresceva? Tutto quello che il mondo sapeva su come stesse crescendo i suoi bambini, risaliva all’epoca in cui Blanket fu fatto penzolare dalla finestra e i bambini andavano in giro mascherati. Tu cosa pensavi delle maschere?

KJ: Non le approvavo, non gli dissi niente al riguardo, ma poi è stata la madre biologica a dirmi che era stata una sua idea, non di Michael.

OW: Davvero? Quella di coprirli?

KJ: Sì

OW: Presumo non lo approvassi perche non la ritenevi una cosa buona per lui o per loro…

KJ: Consideravo quello che la gente poteva pensare, so come la pensa, le cose brutte che potevano dirgli…

OW: Dimmi, se puoi, com’è stato, perché i bambini sono stati portati in questa casa immediatamente, la sera stessa in cui è morto, giusto?

KJ: Sì, immediatamente

OW: Dev’essere stato traumatico! Traumatico, perché tu dovevi fare i conti con il tuo ed il loro dolore, praticamente tutta la casa piangeva…Chi ti ha dato la forza di superare tutto questo?

KJ: Sai cosa mi spezzò il cuore più di ogni altra cosa a questo mondo? Quando le persone all’ospedale ci dissero, “Potete andare adesso” e Paris mi chiese, “Nonna, e noi dove andiamo?”…Mi spezzò il cuore…Risposi, “Venite a casa con nonna, non vuoi?” e lei, “Sì, è esattamente dove vogliamo andare…”Ma quando mi disse quella frase, Dio, è stato troppo!

OW: “Nonna, e noi dove andiamo?” Così li portasti a casa, dove con te abitavano già alcuni figli di Jermaine e di Randy….Come hai fatto a farli integrare? E’ successo naturalmente oppure…

KJ: No, è successo spontaneamente…Hanno legato subito, dal primo minuto che sono arrivati qui hanno legato, si sono divertiti tanto. I bambini hanno fatto tante cose che non avevano fatto prima, come andare in campeggio. Andammo a comprare delle tende in modo che potessero piantarle in giardino…Hanno fatto molte cose insieme e qualsiasi cosa volessero fare, all’epoca, l’ho fatta per loro perche il loro papà, tutto il loro mondo, se n’era andato, conoscevano solo Michael. Mi ha semplicemente spezzato il cuore…

OW: Sig.ra Jackson, penso sia incredibile che tu abbia questi bambini che sono letteralmente vissuti nel loro piccolo mondo di MJ…Sei stata tu a decidere che dovevano integrarsi in una scuola normale anziché continuare a venir istruiti a casa?

KJ: Sì, me ne hanno parlato, ne abbiamo parlato e ne abbiamo discusso con i bambini. Paris disse di non voler andarci, mentre Prince sì. Poi, dopo che Prince aveva deciso di voler andare, lei andò a visitare la scuola e se ne innamorò, così anche lei voleva andarci. Il più piccolo, che è Blanket diceva che non ci sarebbe mai andato ma, adesso che i bambini tornano e raccontano di essersi divertiti tanto con gli amici e gli amici vengono a casa, dice di volerci andare anche lui. Quindi, forse l’anno prossimo, andrà pure lui.

OW: Che classe dovrebbe frequentare l’anno prossimo?

KJ: Blanket? Blanket frequenterà la quarta l’anno prossimo.

OW: Pensi che sia pronto per andarci? Vuoi che vada?

KJ: Non penso che per lui sia ancora il momento di andare, perché è semplicemente timido, molto timido.

OW: Pensi che sia un bene per i bambini essere esposti al pubblico e non mascherati? Credi che sia un bene?

KJ: Sì e penso che anche loro lo apprezzano. Non me l’hanno mai detto, però…credo di sì.

OW: Come diresti che se la stanno cavando?

KJ: Molto bene, molto bene

OW: Parlano mai di quanto gli manchi il loro papà? Sono in grado di condividerlo con te o temono di rattristrarti troppo?

KJ: A volte. Dicono cose del tipo, “Papà farebbe questo, papà farebbe quello”, dicono sempre, “Così faceva papà!” Paris è molto emotiva e parla sempre di lui ma, è forte. Tutte le foto sulle pareti della sua stanza sono di Michael. Non capisco come faccia a guardarle in quel modo, senza piangere, io non ci riesco…

OW: Dunque, hai intitolato il libro “Never Can Say Goodbye-The Katherine Jackson Story”…Pensi a lui tutti i giorni?

KJ: Ogni giorno, non passa giorno, neanche un giorno. A volte cerco di scuotermi per non pensarci, ma non ci riesco…

OW: Lo pensi sempre con tristezza oppure…

KJ: A volte, lo penso con un sorriso…Ripenso alle cose che era solito fare quand’era bambino, ad alcune battute che era solito raccontare…ma è sempre nella mia mente.

OW: Pensi che stia con te?

KJ: Il suo ricordo…ed ho un sacco di bei ricordi, questa è una cosa che non potranno mai portarmi via…

Sospetti sull'album postumo di inediti

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Pubblicazioni

Stando alle dichiarazioni di Friedman, ci sarebbero dei problemi per la pubblicazione dell'album di inediti previsto per novembre 2010 (data non pervenuta).
L'album sarebbe co-prodotto anche da Mark Ronson e Humberto Gatica, mentre vi starebbero collaborando anche Teddy Riley, il compositore Benjamin Wright, Rodney Jerkins, addirittura John McClain (co-esecutore testamentario che starebbe lavorando ad alcune tracce cinsieme a Jackie Jackson), Akon (impegnato su un paio di tracce, oltre al fatto che nell'album potrebbe essere inserito il singolo "Hold my hand" del 2008).
Secondo Friedman, però, ci sarebbero problemi nella scelta dei brani finali da inserire nell'album (si dice saranno una decina, sebbene ne abbiano svariate decine a disposizione).
Altri problemi sarebbero sorti per la copertina, su cui sembra fosse stata ipotizzata la presenza di un disegno stile Sgt Pepper dei Beatles, con immagini/disegni dei personaggi ammirati da MJ (Martin Luther King, per esempio), ma anche persone con cui è stato a contatto (e tra questi pare spiccasse il disegno dello stesso McClain…). Tale scelta sarebbe stata scartata…
Infine, l'ultima polemica è sorta con la notizia di sospetti che la voce di MJ nelle canzoni che verranno pubblicate possa essere un falso.
Ora che non c'è MJ, non c'è più nessuna garanzia su ciò che verrà pubblicato…

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E' stata diffusa anche una notizia secondo cui il singolo di Janet Jackson "Make me", registrato un anno fa e messo online da Janet, sarebbe dovuto essere un duetto tra Janet e Michael.
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A proposito di pubblicazioni, la Sony il 22 novembre farà uscire un cofanetto, "Michael Jackson's Vision", con 3 DVD contenenti tutti i video musicali di MJ.
Visto che sono già tutti conosciuti, per invogliare all'acquisto del cofanetto, la Sony ha inserito anche il famoso video di "One more chance", il video che MJ stava girando nel 2003 (quando gli vennero mosse le nuove accuse infondate di pedofilia), e che la Sony non pubblicò più.
Alla fine, ora che MJ non c'è più, ecco che rispunta fuori il video…

Comunque, ecco come saranno organizzati i tre DVD del cofanetto:

DISC 1
Don’t Stop ’Til You Get Enough
Rock With You
She’s Out Of My Life *
Billie Jean
Beat It
Thriller
Bad
The Way You Make Me Feel
Man In The Mirror
Dirty Diana
Smooth Criminal
Another Part Of Me
Speed Demon
Come Together
Leave Me Alone
Liberian Girl

DISC 2
Black Or White
Remember The Time
In The Closet
Jam
Heal The World
Give In To Me
Who Is It
Will You Be There
Gone Too Soon
Scream
Childhood
You Are Not Alone
Earth Song
They Don’t Care About Us
Stranger In Moscow
Blood On The dance Floor
Ghosts *
You Rock My World *
Cry*

BONUS DISC
Blame It On The Boogie (The Jacksons)*
Enjoy Yourself (The Jacksons)*
Can You Feel It (The Jacksons)*
Say Say Say (Paul McCartney & Michael Jackson)
They Don’t Care About Us (Prison Version)*
Why (3T featuring Michael Jackson)*
One More Chance *

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