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Kate Middleton e la privacy

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Piccola riflessione sul caso Kate Middleton.

Le foto ormai famose di Kate nuda sono state effettuate mentre lei si trovava in proprietà privata, in un castello di famiglia in un luogo isolato e lontano da sguardi indiscreti, in un momento di intimità da sola col marito. Non era in un luogo pubblico o ad un evento pubblico, ma dentro un castello col marito.

Ogni volta che viene violata la privacy di qualche personaggio famoso, ecco che c’è l’alzata di scudi in difesa della “libertà di informazione” e dei “diritti dei tabloid” (?) o roba del genere. Come mai non si parla mai anche dei diritti delle persone ad avere la propria privacy? I diritti e le libertà personali e individuali vengono considerati inferiori ai privilegi dei paparazzi, almeno dagli scribacchini vari; per quale motivo?

La prima causa contro il tabloid che ha ottenuto per prima quelle foto è stata vinta dalla famiglia reale, ma mi pare una magra consolazione: il paparazzo ha guadagnato forse qualche migliaio di dollari ancora senza conseguenze; il tabloid, nell’Era della fotografia digitale, è stata condannata a consegnare “gli originali” delle foto (come se così scomparissero per sempre le foto, neanche fossimo nell’800) e a non pubblicare più tali foto (peccato che questi provvedimenti fanno solo il solletico al tabloid, dopo gli incassi ottenuti dalla pubblicazione di quelle foto; se questo è il massimo del rischio, davvero in futuro dovrebbe evitare di calpestare i diritti delle persone?).

In contemporanea, altri gossippari e criminal-journalist ipocriti continuano a minimizzare la gravità della violazione della privacy, ironizzando sulle parti intime fotografate. Come se fotografare le parti intime dovesse generare ilarità. E cercano di far passare come poveri bigotti chi si scandalizza per la pubblicazione di “pochi centimetri di pelle”.

Il problema, ovviamente, non è se Kate era nuda davanti al proprio marito; non c’era niente di male e infatti non scandalizza il comportamento di Kate. Il problema è la violazione della privacy. Se non c’è niente di male nello scoprire “qualche centimetro di pelle”, e infatti non c’è (soprattutto nel privato, ognuno dovrebbe essere libero di fare quello che vuole), perché violare la privacy e calpestare i diritti delle persone per sbattere in prima pagina foto rubate che ritraggono una coppia nella loro intimità in un luogo privato?

Non c’è una notizia, non c’è rilevanza penale o rilevanza di alcun tipo. E’ solo una violazione dell’intimità di una coppia.

Tutti hanno ricordato Lady Diana, perseguitata dai paparazzi fino al punto da provocarne la morte nel 1997. In quella fatidica notte, però, i paparazzi erano su una strada, in luoghi pubblici; non dovrebbe esser loro consentito neanche quello (pedinamento e inseguimento), visto che Lady Diana non era ad un evento pubblico e stava tranquillamente per i fatti suoi, ma comunque non era stata violata la proprietà privata. Con Kate, quindi, i tabloid si stanno comportando ancora peggio che con Lady Diana.

Speriamo che ci si decida, dopo almeno mezzo secolo, a mettere un pò di regole per tutelare i cittadini, seppur vip. Quanto accaduto col “News of the World” inglese (spionaggio, intercettazioni illegali, depistaggi, pedinamenti, effrazioni e violazioni di domicilio, furti, illegalità varie, ecc.) dovrebbe portare all’attenzione il problema della violazione della privacy e a stabilire finalmente dei paletti: ad esempio, la non violabilità della proprietà privata, neanche con il teleobiettivo (vedere i diritti inviolabili, alcuni dei quali espressi anche nella Costituzione Italiana, come l’art. 13, 14 e 15 che trattano delle libertà individuali); la non pubblicabilità di foto con violazioni del genere (pena gravi conseguenze economiche che scoraggino davvero dal ripetere certe violazioni); la garanzia della privacy dei vip in modo che possano camminare per strada senza un plotone di fotografi davanti al naso quando non si trovano ad eventi pubblici; magari anche una richiesta di autorizzazione da parte dei soggetti ritratti per pubblicare foto scattate non ad eventi pubblici. Si dovrebbe anche aggiungere la clausola con cui i tabloid debbano pagare multe salate in caso di notizie false e inventate e debbano pubblicare smentite in spazi e visibilità equivalenti a quelli delle notizie false, così da scoraggiare i peggiori pettegolezzi infondati pubblicati in maniera sensazionalistica per sfruttare personaggi famosi con malignità (per esempio, notizie presentate così: “Fonti vicine alla famiglia dicono…”, che sono inattendibili e danno credito a malignità infondate di ogni genere; oppure a domande maliziose del “giornalista”, senza neanche fonti da citare, con cui si può domandare cose del tipo: “Michael Jackson e Janet Jackson sono la stessa persona?”, come avvenne nei decenni scorsi…).

Insomma, è stata concessa fin troppa libertà ai tabloid per tanto tempo; non è il caso di tornare a garantire le libertà individuali dei cittadini, a qualunque rango essi appartengano?

Lotta interna nella famiglia Jackson

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Avevamo riportato un articolo del New York Post tradotto su MJFANSQUARE che riguardava la lotta interna nella famiglia Jackson portata alla luce dai twit di Paris. Articolo abbastanza inattendibile, visto che attribuiva delle frasi a Janet e a Paris in base al video di sorveglianza pubblicato precedentemente, che è senza audio!!!

Pubblichiamo, invece, la traduzione (tratta da mjjforum.it) di una lettera di Jermaine pubblicata sul suo twitter, sempre sulla questione del testamento.

Inoltre c’è il comunicato dell’avvocato di Janet che porta alla luce un altro possibile scenario.

Più in basso, il comunicato di Howard Weitzman, avvocato dell’Estate di MJ, che ha interdetto l’accesso alla casa di Katherine per alcuni membri della famiglia Jackson.

Da segnalare che ora l’affidamento dei figli di MJ è in condivisione tra Katherine e TJ Jackson (figlio di Tito).

A proposito del testamento, Howard Mann, socio d’affari di Katherine contro i quali l’Estate ha sollevato una questione di “copyright” per un libro che dovevano pubblicare, nel processo che si terrà a fine agosto/inizio settembre porterà delle prove che metterebbero seriamente in dubbio la validità del testamento di MJ del 2002.

La prima udienza è prevista per il 27 agosto.

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COMUNICATO DI JERMAINE

“Ieri, ho avuto una telefonata con mio figlio Jaafar che mi ha spezzato il cuore. Mi ha chiesto: “È vero che non potremo più visitare la casa della nonna come una famiglia?”

Adesso basta..dopo un lungo esame di coscienza, è chiaro che sia il momento per noi di vivere secondo per parole di Michael sull’amore, non sulla guerra. In questo spirito, offro questa dichiarazione come un modo per estendere un ramo d’ulivo. Di conseguenza, ritiro la mia firma dalla lettera che è stata inviata all’Estate, che non sarebbe mai dovuta essere pubblica.

Conservo ancora profonde riserve su molte delle questioni che coinvolgono l’Estate e continuerò a portare controllo e una voce risoluta ovunque ci sia motivo per preoccuparsi. Ma il modo giusto per affrontare tali questioni attraverso è fare uso di canali appropriati e attraverso un dialogo privato, non un conflitto pubblico.

Qualsiasi siano le false dichiarazioni che i tabloid online che hanno portato la gente a credere di tutto ciò, la mia principale preoccupazione è sempre e solo stata radicata nel benessere di nostra madre, nell’ambiente in cui vive. Nessuno là fuori ha un’idea circa le sollecitazioni e le pressioni a cui è stata a lungo sottoposta, prima degli ultimi avvenimenti ed io, come tutti in famiglia, adoro la terra su cui cammina.

Inoltre, la perdita di Michael di tre anni fa è una ferita per noi ancora fresca. Il dolore sempre presente mi perseguita con domande sul fatto che lo abbiamo lasciato troppo da solo o se abbiamo fatto tutto ciò che potevamo per aiutarlo quando il mondo dello spettacolo lo ha circondato. Perciò, quando si tratta dal benessere dei nostri cari, e specialmente di nostra madre, forse siamo comprensibilmente e fieramente iperprotettivi.

Come ha confermato l’avvocato Perry Sanders, un controllo sanitario aveva rilevato un’alta pressione sanguigna di mia madre. Il riposo era l’unica motivazione per la quale è stata in Arizona. Prince ha anche portato le sue borse giù per le scale e l’ha invitata a riposarsi, perché veniamo tutti dalla stessa educazione premurosa.

Quando lei era via, e i bambini erano affidati a TJ (il figlio di Tito), non c’è mai stato un malintenzionato tentativo di impedire ai ragazzi di parlare con la loro nonna. Eravamo semplicemente preoccupati che una chiamata da casa avrebbe comportato (o provocato) innanzitutto conversazioni con individui con cui siamo in controversia, e un conseguente innalzamento della pressione, che non era ciò che le era stato prescritto dal medico. Per questo motivo siamo andati nella casa di Calabasas per parlare direttamente con i bambini e per discutere su come avrebbero potuto incontrare la nonna. L’accesso ci è stato negato dalla sicurezza, ed era chiaro che i sospetti reciproci avevano permesso che glie eventi andassero fuori dal controllo.

Mi dispiace che sia stato permessi che questi eventi raggiungessero un simile livello. Mi dispiace per ogni disagio causato a Prince, Paris e Blanket. Tutto questo non è mai stata intenzione mia e di Janet, Rebbie e Randy. Andando avanti, il modo migliore per garantire il benessere a nostra mamma e quello dei figli di Michael è quello di avere un dialogo collettivo e privato.

Degli errori sono stati fatti e delle cose irrazionali sono state dette da entrambi i lati, in ambiente di forte carica emotiva. È giunta l’ora per tutti noi di tracciare una linea nella sabbia e di muoverci verso la pace, la cooperazione, l’amore e la guarigione. Spero vivamente che potremo trovare nei nostri cuori la forza per farlo. Perché al di là di qualsiasi altra cosa e sopra ogni cosa, ciò che conta…è la famiglia.”

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COMUNICATO DELL’AVVOCATO DI JANET

“Sono l’avvocato di Janet Jackson. Faccio questa dichiarazione a nome suo e di Randy e Rebbie Jackson, a proposito dei recenti avvenimenti che coinvolgono loro, la loro famiglia, e l’Estate del loro defunto fratello Michael Jackson.

Sin dal momento della perdita di Michael, la preoccupazione principale di Janet, Randy e Rebbie è stata e continua ad essere la sicurezza e il benessere dei suoi figli, della madre Katherine e dell’intera famiglia. Purtroppo, queste persone sono state danneggiate dalle azioni degli esecutori dell’Estate di Michael, John Branca e John McClain dell’avvocato Howard Weitzman e delle persone pagate per eseguire i loro ordini.

La campagna negativa generata dagli esecutori e dai loro agenti è inarrestabile. Nelle ultime settimane i media hanno ricevuto delle segnalazioni assurde – tutte dimostratesi false – a proposito del rapimento di Katherine Jackson e di abusi fisici e verbali di un minore. Gli esecutori e i loro agenti hanno anche recentemente emesso un comunicato per impedire a Janet, Rebbie e Randy Jackson di visitare nella sua casa la loro madre 82enne e i figli di Michael.

Le azioni degli esecutori e di chi lavora per loro possono essere comprese solamente alla luce dei dubbi sul testamento di Janet, Randy e Rebbie. Gli esecutori non hanno mai fornito una spiegazione valida su come Michael abbia potuto firmare il testamento in California mentre prove inconfutabili stabiliscono che si trovava a New York.

È importante sottolineare che Janet, Rebbie e Randy hanno messo in dubbio la veridicità del testamento senza alcuna motivazione economica, non guadagnerebbero nulla finanziariamente parlando se venisse dimostrato che il testamento non è valido. Vale la pena ripeterlo: non guadagnerebbero nulla finanziariamente parlando se venisse dimostrato che il testamento non è valido. I figli di Michael saranno i beneficiari della sua Estate. Quello che succederà se venisse dimostrato che il testamento non è valido è che gli esecutori verranno sostituiti e l’Estate e la tutela dei ragazzi verranno gestiti in modo tale da poter tutelare i migliori interessi dei ragazzi, che è ciò che Michael desiderava. Le persone che ci perderebbero di più se venisse provata la falsità del testamento sono, ovviamente, gli esecutori e quelli sul loro “libro paga”.

Janet, Randy e Rebbie proseguiranno nella loro ricerca della verità, per fare in modo che i desideri del loro fratello Michael vengano realizzati.”

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LETTERA DI WEITZMAN

“Date le circostanze delle ultime due settimane, e al fine di proteggere i bambini e la signora Jackson, gli esecutori credono che non sarebbe opportuno consentire alle seguenti persone l’accesso nella residenza o nell’area della proprietà e abbiamo ordinato alla sicurezza di impedire che le seguenti persone potessero entrare nella residenza: Randy Jackson e uno dei suoi figli, Janet Jackson, Rebbie Jackson e uno dei suoi figli, Jermaine Jackson, sua moglie e uno dei suoi figli, Janice Smith, o chiunque altro sia stato coinvolto negli ultimi avvenimenti che hanno portato alla separazione e all’incapacità di comunicare alla signora Jackson con i figli di Michael, o qualsiasi altro agente o rappresentante di questi individui.

Non ci saranno altri membri della sicurezza o autisti ammessi nella proprietà ad eccezione di quelli nominati dall’Estate di Michael Jackson. A Joe Jackson è preclusa la possibilità di entrare nella proprietà. Howard Mann, che è nel contenzioso contro l’Estate e che sta lavorando con i fratelli Jackson che hanno scritto la “lettera”, non dovrebbe essere ammesso nella proprietà.”

Per quanto riguarda la “lettera” a cui si fa riferimento, si tratta di quella firmata da Janet, Jermaine, Randy, Rebbie e Tito Jackson, dove si chiedono le dimissioni degli esecutori dell’Estate.

La lettera scritta da Weitzman continua dicendo:

“Ovviamente Paris, Prince e Blanket, T.J e i suoi fratelli, Tito, Marlon, Jackie e i loro coniugi, i membri attuali della sicurezza (assunti dall’Estate), il personale (per TJ), Meg Lodise, Michael Kane, Sandra Ribera, Parry Sanders, Trent Jackson, voi (Charles Shultz) e tutte le altre persone autorizzate da TJ (a parte quelli sopra elencati), sono autorizzati ad entrare e a rimanere nella proprietà.

È indispensabile per l’Estate che d’ora in avanti venga assicurato un ambiente sicuro ed appropriato per i figli di Michael Jackson e per sua madre.”

Comunicato di Prince Jackson

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Riporto la traduzione di un messaggio che Prince Jackson ha voluto diffondere online qualche giorno fa per chiarire un pò quanto accaduto nelle ultime settimane.

«Prima di tutto vorrei iniziare questo tweet ringraziando i fans che hanno sempre sostenuto me e la mia famiglia, mio padre apprezzava davvero il vostro supporto e io ne faccio tesoro ancora in questi giorni.
Sono sicuro che tutti siano a conoscenza degli eventi accaduti. Non ho sostenuto apertamente mia sorella e i suoi tweet perché stavo aspettando il momento giusto per rivelare la mia posizione. Per quanto posso ricordare, mio padre mi aveva ripetutamente messo in guardia da certe persone e dai loro modi. Sebbene io sia contento che mia nonna sia tornata, dopo averle parlato ho capito quanto fosse stata fuorviata e quanto malamente le fosse stato mentito. Sono molto arrabbiato e ferito. Le seguenti immagini riguardano una chat di gruppo che avevo iniziato con vari membri della famiglia. A questo gruppo di messaggi di testo che avevo inizialmente inviato è stato risposto, ma loro non sapevano che potevo vedere le risposte. Per tutto questo tempo, ci era stato negato di contattare nostra nonna. “Se continuate con le vostre bugie io continuerò con la verità”.

Michael Jackson Jr.
per favore, ReTwittate questo così che non scompaia da Twitter, così come l’immagine allegata»

Il post scriptum è stato aggiunto anche perché il profilo di Prince è stato violato da qualcuno che aveva cancellato l’immagine postate da Prince. Più che qualche hackeraggio esterno, tra i fans si sospetta qualche intervento dei familiari.
Comunque, ecco l’immagine postata da Prince e retwittata da Paris.

Misteriosa assenza e ricomparsa di Katherine Jackson

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Strani movimenti sono avvenuti in questi giorni nella famiglia Jackson.
Paris fino a stamattina lamentava un’assenza prolungata e ingiustificata della nonna Katherine. Un mistero che sembra abbia indotto un altro nipote di Katherine, Trent, a dichiarare la nonna come “persona scomparsa”.
Alcuni dei figli di Katherine si erano affrettati a smentire e a dichiarare che la sua assenza era dovuta a motivi di salute, ma intanto anche Marlon su Twitter si domandava: “Sono stanco di non sapere dov’è mia madre. Le ho parlato l’altra notte, ma non sembrava lei. Mi è stato detto da Janet, Randy e Jermaine che non potevo vederla per ordine del dottore, ma li vedo in televisione con lei. Com’è che non mi hanno chiamato in modo che potessi essere anch’io con lei?”.
Finalmente, nelle prime ore di oggi (alle 12 circa in Italia), Paris ha annunciato che Katherine è tornata: “grandma’s here!”, ha twittato (anche se le era stato promesso che l’avrebbe rivista ieri).
Un mistero che sembra confermare una lotta interna nella famiglia e un vociferato tentativo di allontanare i figli di MJ dalla nonna. Tesi che sembrerebbe sia stata confermata anche da Prince, in qualche modo.
Da un lato ci sarebbe il gruppo composto da Tito, Randy, Jermaine, Janet e Rebbie: coloro che ricordano la possibile irregolarità del testamento di MJ preso in considerazione.
Questo gruppo sembra essere anche quello che vorrebbe allontanare i 3 figli di MJ da Katherine.
Sembra che Tito abbia anche richiesto di avere la custodia dei 3 ragazzi, mentre Randy, Jermaine e Janet sarebbero stati ripresi da una videocamera di sicurezza che mostrerebbe un “litigio” con Prince e Paris, con Janet che tenta di togliere il cellulare a Paris forse per evitare che continui ad usare Twitter (video diffuso da TMZ).
Comunque, Katherine è ricomparsa, e per ora si può fare un sospiro di sollievo, in attesa di ulteriori sviluppi e maggiori informazioni.

Fonti: mjjforum.it, ansa.it, twitter.com, tmz.com

Il video:

La famiglia Jackson commemora Whitne

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Negli ultimi giorni, i familiari di Michael Jackson hanno ricordato Whitney, unendosi al lutto dei familiari della cantante.

The Michael Jackson Estate ha fatto pubblicare su alcuni giornali come il Los Angeles Times questa dedica commemorativa:

«In amorevole ricordo della sua maestosa voce, la sua radiosa bellezza e la magia che creava sul palco»

Su Twitter, i vari familiari di MJ hanno scritto qualche commento commemorativo.

Paris, ad esempio, ha scritto: ““R.I.P. Whitney Houston, ho sempre idolatrato lei ed il suo incredibile talento”, ma anche i fratelli di MJ hanno rilasciato dei messaggi, mentre Jermaine e Janet hanno concesso un’intervista in cui ricordano la bontà d’animo di “The Voice”. Tutti i messaggi sono consultabili su mjjforum.it