Secondo le ultime notizie, sul testamento di MJ sembra sia indicata Los Angeles come città in cui fu firmato il documento il 7 luglio 2002, alle 17. Howard Weitzman, avvocato del patrimonio di MJ, ha detto che MJ firmò davanti a lui.
Ma il fratelo di MJ, Randy, supportato dalla conferma del portavoce di Al Sharpton, Rahel Noerdlinger, ha rivelato che MJ quel giorno era a New York a protestare col Reverendo Sharpton contro Mottola e la Sony. Randy ha ipotizzato allora che la firma di MJ possa essere falsa.

Howard Weitzman, avvocato per l’eredità, ha detto, però, che c’erano i testimoni che videro MJ firmare. L’errore consisterebbe nell’aver scritto la città sbagliata: Los Angeles invece che New York.
Secondo quanto riportato su TMZ, l’errore andrebbe attribuito ad uno dei testimoni che sbagliò a scrivere la città in cui si trovava in quel momento.

Dunque, il testamento non dovrebbe essere invalidato.
Sembra, inoltre, che anche se venisse invalidato, le volontà espresse precedentemente, nel 1997, siano le stesse: la suddivisione dell’eredità sarebbe indicata ugualmente con il 40% a Katherine per il resto della sua vita, 40% ai figli di MJ (anche se all’epoca MJ aveva solo un figlio appena nato), 20% in beneficenza.